Lo studio sull’impatto economico e occupazionale della nautica italiana, evidenzia la leadership globale del settore in alcuni segmenti, come i superyacht, e la sua crescita superiore al PIL italiano, con un aumento del 6% nel biennio 2021-2022.
Giovanna Vitelli, vicepresidente di Altagamma e presidente di Azimut-Benetti, ha sottolineato che l’Italia è leader mondiale nella costruzione di superyacht, ma solo il 6% di essi batte bandiera italiana. Questo limita l’impatto economico positivo sul territorio, suggerendo la necessità di rendere più attraente la bandiera italiana e migliorare le infrastrutture nautiche e turistiche.
La nautica da diporto in Italia ha un impatto economico complessivo di circa 27,7 miliardi di euro e occupa 157mila persone, con un effetto moltiplicatore economico di quasi 2,7 volte e occupazionale di 6 volte. Lo studio distingue tra impatti upstream e downstream della filiera, con una significativa influenza sul turismo nautico, specialmente durante la stagione estiva grazie alle coste italiane. Il totale dell’impatto economico della flotta è di 16,3 miliardi di euro, un terzo dei quali derivanti dalla spesa turistica.
Solo il 30% dei posti barca in Italia è adeguatamente attrezzato per yacht e superyacht. Un maggiore numero di yacht immatricolati in Italia, con equipaggio italiano, potrebbe generare un contributo annuale significativo per l’economia e l’occupazione. Lo sviluppo delle strutture portuali è quindi essenziale per sfruttare appieno le potenzialità di crescita del settore nautico.